Sezze
è un comune di 24.000 abitanti della provincia di
Latina. L'economia setina è fondamentalmente ancora
basata sull'agricoltura. In particolare su prodotti stagionali
quali: il carciofo romanesco (IGP o "indicazione geografica
protetta"), i broccoletti e i pomodori. A questi si
aggiunge l'allevamento e la produzione di latte di bufala
e di mozzarelle di bufala (il territorio setino risulta
nelle zone DOP, o di "denominazione di origine protetta",
per questo prodotto). Un altro prodotto tipico setino è
il pane, lavorato ancora in maniera artigianale e distribuito
anche nei comuni limitrofi. La vicinanza con Roma spinge
i giovani del luogo ad abbandonare le campagne ed a cercare
lavoro nella capitale. Sezze ha fatto parte del territorio
per il quale erano previste le agevolazioni della Cassa
del Mezzogiorno, che ha favorito l'impianto nella zona di
stabilimenti industriali di grandi aziende. Dopo la chiusura
della Cassa del Mezzogiorno (1984), gli stabilimenti sono
stati progressivamente abbandonati.
ETIMOLOGIA
Secondo la tradizione il nome deriva dal termine Setia,
città fondata da Ercole. Il nome deriverebbe, sempre
secondo la mitologia, da setae (setole del mantello del
leone Nemeo).
MANIFESTAZIONI
Sagra del Carciofo (metà aprile)
Rappresentazione della Passione di Cristo (Venerdì
Santo), in costume d'epoca
EDIFICI
STORICI E MONUMENTI
Palazzo Calabresi (già sede dell'Accademia degli
Addormentati)
Palazzo De Magistris (oggi sede del Comune)
Palazzo de Ovis
Palazzo Iucci-Santoro
Palazzo Pontini
Palazzo Rappini
Palazzo del Seminario
Palazzo del Vescovado
Torre della famiglia Pagano
via dei Templi
Villa Romana
Arnalo dei Bufali ( dove nel 1936 alcuni paleontologi scoprirono
il disegno sulla parete dell' uomo a phi, collocabile nel
periodo mesolitico )
Riparo Roberto
Mura poligonali (del IV secolo a.C.)
Ex-chiesa della Madonna della Pace (XVII secolo).
MUSEI
Antiquarium comunale (largo B. Buozzi, 1)
Archivio capitolare della cattedrale (piazza del Duomo,
1), aperto il lunedì, ore 9.30-13.00, 15.00-17.00
Archivio storico comunale (largo B. Buozzi, 1)
Biblioteca capitolare della cattedrale (piazza del Duomo,
1), aperta il lunedì, ore 9.30-13.00, 15.00-17.00
Biblioteca comunale (Palazzo della cultura "D. Titta
Zarra")
Museo diocesano - Sezione di Sezze (piazza del Duomo, 1)
EDIFICI
RELIGIOSI
Chiesa parrocchiale dei Santi Sebastiano e Rocco ai Colli
Chiesa della Sacra Famiglia (detta "Bambin Gesù"),
annessa al Conservatorio "Corradini"
Chiesa di Sant'Andrea
Chiesa di Sant'Anna
Chiesa di San Bartolomeo (detta "S. Antonio")
Chiesa di Santa Chiara
Chiesa di San Francesco (detta "S. Giuseppe")
Chiesa parrocchiale di San Francesco Saverio (detta "Chiesa
Nuova")
Chiesa di San Lorenzo
Chiesa parrocchiale di San Lorenzo a Crocemoschitto
Chiesa di Santa Lucia
Chiesa parrocchiale di Santa Lucia
Basilica cattedrale parrocchiale di Santa Maria
Chiesa di Santa Maria delle Grazie, annessa al Cimitero
comunale
Chiesa di Santa Parasceve
Chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo (detta "S.
Pietro")
Chiesa parrocchiale di San Carlo da Sezze
Cappellania di San Lidano abate
ORIGINI
E CENNI STORICI
Secondo la leggenda il mitico fondatore della città
fu Ercole, giunto a Sezze dopo aver vinto i Lestrigoni,
una popolazione supposta stanziata nel basso Lazio. Lo stemma
della città raffigura il leone nemeo, della cui pelle
Ercole si fregiava, che regge una cornucopia ricolma di
frutti, con intorno la scritta in latino SETIA PLENA BONIS
GERIT ALBI SIGNA LEONIS ("Sezze piena di beni porta
l'insegna del bianco leone").
Fu
una città probabilmente latina e nel 490 a.C. fu
attaccata dai Volsci, guidati dal generale romano ribelle
Coriolano. Passata sotto il dominio diretto di Roma, vi
fu dedotta una colonia nel 382 a.C., nel quadro della difesa
del territorio contro i Volsci. Nel 340 a.C. partecipò
alla rivolta latina terminata con la battaglia del Trifano
e da qui partì nel 198 a.C. la rivolta di Spartaco.
Durante la guerra civile tra Mario e Silla fu conquistata
da Silla nell'82 a.C. Fu in seguito centro agricolo e sede
di diverse ville, citata dai poeti Marziale e Giovenale
per il suo vino.
Durante
l'alto medioevo sopravvisse grazie alla sua posizione fortificata
e nel 956 si organizzò come libero comune. A partire
dal 1046 circa è da segnalare l'opera del monaco
benedettino Lidano d'Antena (1026-1118), che edificò
il monastero di S. Cecilia e provvide alla bonifica del
territorio circostante: dopo la sua morte venne canonizzato
ed eletto patrono della città e della diocesi. A
Sezze, in questo periodo, risiedettero brevemente i papi
Gregorio VII (1073), Pasquale II (1116) e Lucio III (1182).
Si trovò spesso in conflitto con i comuni confinanti
(Carpineto, Bassiano, Priverno e Sermoneta). Nel 1381 passò
in potere della famiglia Caetani, che ne fu scacciata da
una rivolta dodici anni dopo.
Nel
1656 la popolazione fu fortemente colpita dalla peste e
dalle scorrerie di spagnoli e austriaci. Nel 1690 vi fu
fondata l'"Accademia scientifica letteraria degli Abbozzati".
Durante
l'occupazione napoleonica, a partire dal 1798, la popolazione
scacciò la guarnigione francese.